Falda Giovanni Battista. Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiua di Roma …

Falda Giovanni Battista. Il nuovo teatro delle fabriche, et edificii, in prospettiua di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N.S. papa Alessandro VII. Date in luce da Gio. Iacomo Rossi alla Pace. Libro primo [-terzo]. [Roma: Giovanni Giacomo Rossi], 1665-1669. LEGATO CON: Id. Le fontane di Roma nelle piazze, e luoghi publici della città, con li loro prospetti, come sono al presente... Date in luce con direttione, e cura da Gio. Giacomo De Rossi, dalle sue stampe in Roma alla Pace... [1691]. In-folio oblungo (mm 262x380). I: Tre parti (di quattro). Carte [37]; [15]; [36] di tavole calcografiche. II: Due parti (di 4). Carte [32]; [16] di tavole calcografiche. Qualche lieve arrossatura, leggera gora visibile su poche carte al margine inferiore. Legatura coeva in pergamena su cartone, titoli manoscritti su etichetta (lacunosa) al dorso. Alone e qualche macchia ai piatti. Nota di presso manoscritta al recto della prima carta di guardia anteriore. I opera: Tre dei quattro libri che compongono questa raccolta di incisioni dedicate all'architettura di Roma. Le tavole dei primi tre libri vennero disegnate e incise su rame da Giovanni Battista Falda sotto la direzione di Giovanni Giacomo de Rosso. I primi due libri illustrano le fabbriche realizzate o ampliate durante il pontificato di Alessandro VII, mentre il terzo volume concerne gli edifici religiosi restaurati per volontà di papa Clemente IX. Rossetti, 4826; Katalog Berlin, 2666; Cicognara, 3865. II opera: Prime due parti, la seconda con proprio titolo Le Fontane delle ville di Frascati nel Tusculano..., di questa raccolta di incisioni che costituiscono insieme al Nuovo Teatro, uno dei capolavori di Falda. "Con il Nuovo Teatro, come poi con le successive raccolte dedicate alle fontane e ai palazzi, il F. diventò il divulgatore di questi aspetti; le sue vedute incise, caratterizzate dall'attenzione sia alle regole prospettiche sia agli effetti scenografici, sfruttano abilmente il vigore della linea e la ricchezza del contrasto fra bianco e nero, in sintonia con i criteri spaziali dell'arte barocca." (DBI, s.v.)